LA NON TECNICA
Afferrate il polso del partner, protendete entrambe le mani verso di esso, in modo rilassato, senza aggressività o impegno eccessivo; espirate nel momento del contatto,
rilassate le vostre energie, e cercate di percepire il linguaggio del braccio del partner: quali sono le prime parole che udite dal suo corpo attraverso la sensibilità del contatto? Se non udite nulla, allentate la stretta; calmate la concentrazione dello sguardo, prendete un altro respiro, rilassate la verticalità della vostra postura e immergetevi nella profondità dell'offerta del partner. Sperimentate il presente con movimenti lenti per reprimere l'ansia delle vostre tempeste emotive.
Nel contatto delle mani che si chiudono intorno al polso, cosa avvertite in voi stessi e nel partner? Le linee di forza che incontrate sono statiche, dinamiche, avanzate, arretrate, verso l'altro, verso il basso? Sono potenti, deboli, motivate, energiche?
Mantenentevi elastici, aperti e in ascolto. Cercate lo scopo, la direzione e la potenza di quelle forze che avete impegnato. In modo appena impercettibile sviate lo scopo, modificate la direzione o indebolite le forze, in modo che un equilibrio dinamico impedisca all'avversario di eseguire una tecnica a vostro danno. Sperimentate il potere della capacità di ascolto, dell'apertura, dell'equilibrio emotivo e del controllo della sensibilità al fine di prevenire ciò che potrebbe accadere. Continuate a prestare attenzione al momento presente, poi a quello successivo, e poi ancora a quello dopo, sempre continuando il dialogo con il partner. All'interno dell'immobilità c'è movimento. Nello stallo, c'è controllo. L'aggressione è evitata, la forza e controbilanciata, l'armonia regna.
Sperimentate il potere della NON-TECNICA.